La nascita della lingua araba: storia e scrittura

Sebbene gli storici non trovino un punto d’accordo nell’attribuire una certa data e un certo luogo alla nascita della lingua araba, sembrano invece concordare nel vedere la sua culla nella lingua aramaica, diffusasi in Medio Oriente e in occidente dal quarto secolo avanti Cristo al settimo d. C. e che, con l’avvento dell’Islam, passò il testimone dell’espansione linguistica all’arabo, che divenne infatti  la lingua dominante in tutti i paesi arabi.

Gli arabi svilupparono le basi della loro lingua molto prima della scoperta dell’alfabeto attualmente conosciuto: la poesia veniva composta e pronunciata oralmente, la memoria era l’unica via di trasmissione da una generazione all’altra. Anche il Corano veniva “registrato”, all’inizio dell’era islamica, attraverso la memoria dei discepoli che seguivano il Messaggero Mohammad (‘a lui la pace e la benedizione’) nei suoi spostamenti e nelle sue prediche. Gli arabi continuarono a usare la memoria fino a poco dopo la morte del profeta dell’Islam tant’è che il Corano fu scritto per la prima volta 15 anni dopo sua morte nel 632. Gli storici arabi affermano che fu il terzo Califfo Othman Bin Affan a iniziare la scrittura del Corano, un’opera che durò dal 644 al 656 d. C.

Successivamente i califfi cominciarono a usare i vari accenti, poi le lettere consonanti, le vocali lunghe arrivarono nel settimo secolo, mentre le vocali corte vennero introdotte nel periodo successivo.
All’inizio, un solo segno poteva essere usato per più di una lettera. I punti sopra e sotto le lettere comparvero anch’essi dopo un certo periodo. Infine, nel 933 dopo Cristo, la prima e definitiva copia completa del Corano (manoscritta) poté vedere la luce e questa copia è rimasta la sola copia accreditata ufficialmente.

Nello trascrivere il Corano gli arabi non potevano usare immagini né di uomini né di animali perciò crearono attraverso la scrittura dei metodi raffigurativi unici nel loro genere. L’arte della scrittura araba non si usa soltanto per decorare le moschee e i castelli, ma è ben visibile anche su tessuti, tappeti e sulle opere d’arte letterarie.

Ci sono tre tipi di scritture: il kufi, il terziario e la scultura; viene scelto l’uno o l’altro in base alla necessità.

Diffusione della lingua araba

La maggioranza della gente sa che la lingua araba è praticata (leggere e scrivere) in tutti i paesi arabi ma pochi sanno che un settimo della popolazione mondiale usa la lingua araba per scrivere i propri testi.
Milioni di persone in Africa parlano la lingua araba, la lingua persiana si scrive in caratteri arabi, la lingua del Pakistan (Auradia) usa l’alfabeto arabo, mentre la lingua turca adottò l’alfabeto arabo per molti secoli fino al 1920. A questi si aggiunge l’uso della lingua araba in Afganistan, in Indonesia, in Malesia, in alcune regioni cinesi, nelle zone islamiche delle Filippine, e in alcuni stati dell’ex Unione Sovietica.

Il motivo principale della diffusione della lingua araba consiste nel fatto che essa, a partire dal 622 d.C., è diventata la lingua del Corano e della religione Islamica, la lingua con cui Dio rivelò il Corano al Profeta Mohammad. Perciò essa è la lingua del Corano sia per i musulmani di allora che per quelli di oggi. La lingua araba è anche la lingua di Dio, essa rimane l’unica con cui comunicare nell’Islam.
Con l’espansione dei credenti, allo scopo di costituire l’Impero Islamico, la lingua araba si è diffusa gradualmente dalla Mecca a Damasco, da questa a Bagdad, e da qui a quasi tutto il mondo civile di allora.

Nell’arabo è facile trovare termini e basi grammaticali provenienti dal persiano e dal latino (Bizantino). La lingua araba con il tempo si è trasformata in una lingua dominante in Persia (IRAN), nella lingua dei re e della gente comune, dei poeti, dei principi, degli studiosi e degli scienziati, nella lingua principale delle scienze umanistiche, in una risorsa dell’antica saggezza. Cosi essa occupò il posto delle lingue greche e latine. È stata utilizzata per tradurre i testi più importanti dal Latino e dal Persiano.

La lingua araba è di ceppo semita di cui fa parte anche la lingua ebraica, si scrive da destra a sinistra, è composta da 28 lettere.

La pronuncia delle lettere spesso si è adeguata alle diverse regioni arabe dando luogo così a certi cambiamenti linguistici.

Chi parla arabo ufficialmente!

Algeria, Arabia Saudita, Bahrein, Comore, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Gibuti, Giordania, Iraq, Kuwait, Libano, Libia, Marocco, Mauritania, Oman, Palestina, Qatar, Siria, Somalia, Sudan, Tunisia, Yemen.

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Lingua Araba e dialetti

I dialetti

L’arabo è diviso in un gran numero di dialetti, non sempre reciprocamente comprensibili.
Tuttavia l’arabo classico è da tutti conosciuto come lingua dei media, delle pubblicazioni, della religione e dei rapporti internazionali del mondo arabo.

I paesi dove si parla la lingua araba sono i paesi situati nella fascia settentrionale dell’Africa, nella penisola arabica e nel Medio Oriente (a eccezione dello Stato di Israele), che terminano verso est con l’Iraq (l’Iran, l’antica Persia, non è un paese arabo) e verso nord con la Siria (neanche la Turchia è un paese arabo). All’interno di questa zona, gli arabi distinguono il Maghreb – “luogo del tramonto” – Occidente, dal Mashreq – “luogo dell’alba” – Oriente , con l’Egitto in mezzo.

Il dialetto delle capitali, a sua volta, tende a imporsi fino ad assumere talvolta le caratteristiche di una vera e propria lingua nazionale.

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